L'opinione di Christian Fini, copresidente della nostra associazione Lasciatecelo dire, siamo ancora frastornati, poiché quest’ultima domenica le urne ci hanno consegnato un risultato inequivocabile: il PLR ha una voce autorevole e credibile nell’affrontare le tematiche ambientali ed energetiche, in ottica liberale e senza eco-ansie.
La nostra lista tematica LEA (Libertà, energia, ambiente) a livello cantonale ha raggiunto il 2.3 % di voti di lista, 18'825 voti emessi in supporto del partito e dei candidati della lista principale, toccando punte di circa il 10% in alcuni Comuni. Possiamo dire che in soli tre mesi di vita questo è a dir poco eccezionale.
Checché ne dica chi sosteneva che non avevamo senso di esistere o che eravamo superati dagli eventi. La popolazione – ed è sotto gli occhi di tutti - l’ha pensata diversamente. Il saper parlar chiaro e senza troppi fronzoli, con proposte concrete, coesione e unità, crediamo che abbia permesso di costruire questo splendido risultato.
Noi liberali-radicali dovremmo proprio ripartire da qui, dall’approccio al fare politica. Lo diciamo sempre ma poi immancabilmente cadiamo nelle solite dietrologie. Torniamo tutti tra la gente con eventi meno elitari e più popolari, ascoltiamo i reali bisogni, perché la nostra popolazione si aspetta questo: ascolto e azione!
Come amava ripetere il nostro compianto Consigliere di Stato Giuseppe Buffi nei suoi Appunti «siamo forse rimasti orfani di bandiere, ma non del bisogno di ideali».